FACCIAMO UN PACCO ALLA CAMORRA

Dopo il campo di Libera a Castel Volturno, il clan ha deciso di rimboccarsi le maniche e agire, seguendo l’esempio di chi per primo si è schierato contro la Camorra e ne ha dato loro testimonianza.
I ragazzi hanno quindi deciso di ospitare a San Damiano, con una cena, una delle tappe del tour “Facciamo un Pacco alla Camorra”, che gira per tutta l’Italia portando alla luce il vero sapore della loro terra, quello fatto di legalità e giustizia. Sapore che è stato portato alla cena del 14 dicembre e che è giunto a San Damiano racchiuso in un pacco verde, contenente i prodotti dell’Agricoltura Sociale coltivati nei beni confiscati alla Camorra.

  

Nel corso della serata, tra una portata e l’altra, i rappresentanti dell’associazione hanno raccontato le loro storie di vita quotidiana in lotta contro la criminalità organizzata. Dalla lettera “Cara Mamma” di Antonio Esposito; alle esperienze personali di Simmaco Perillo; alle parole di Mauro Pagnano che ha trasformato il proprio lavoro di fotografo in un mezzo per aiutare gli altri; fino ad arrivare al racconto di Gaetano Paesano che ha commosso tutti i presenti parlando di come stia riscattando la propria vita attraverso l’agricoltura sociale.

Al termine della cena, preparata dall’associazione NCO (Nuova Cucina Organizzata), i partecipanti hanno portato a casa più di 200 pacchi, dimostrando che quella sera il Clan Jonathan Livingston non era l’unico a fare un pacco alla Camorra.

Cecilia I. , Chiara S., Fabio D. e Matilde G.