Un viaggio nella Terra di Mezzo, il Signore degli Anelli

CAMPO ESTIVO 2017, REPARTO CAMPANILE ROSSO

Verrayes

28 Luglio 2017. La Terra di Mezzo dopo migliaia di anni è nuovamente minacciata dal malvagio Anello del potere, che misteriosamente era scomparso, ma che ora ha risvegliato tutta la sua malvagità e potenza ed è pronto a riversarle su tutta la Terra di Mezzo. Noi, piccoli e semplici Hobbit della Contea, ma con grande spirito d’avventura, siamo partiti insieme alla Compagnia dell’Anello, per intraprendere un lungo e faticoso viaggio per raggiungere il Monte Fato e distruggere il terribile anello per sempre.

Ora, questo campo è giunto al termine, ma le esperienze e le emozioni vissute in questi giorni ce le porteremo dentro al cuore per tutti gli anni che verranno.

Durante questi giorni si sono rafforzati alcuni legami che già erano molto saldi e se ne sono creati di nuovi altrettanto forti. Ciò che è stato sorprendente, è stato scoprire l’amicizia anche in persone che non ci saremmo aspettati, soprattutto fra persone di età estremamente diverse.

I primi due giorni sono stati molto faticosi perché ci siamo messi tutti in gioco per montare il campo, le tende e gli angoli. Le squadriglie si sono dimostrate unite fin da subito e il gioco di squadra è stato la cosa più importante per ognuna di essa.

L’abbiamo potuto dimostrare durante le Missioni di Squadriglia, quando con un po’ di timore, ma con tanto orgoglio, ci siamo incamminati con lo zaino in spalla e siamo partiti verso la meta indicata sulle nostre mappe. Dopo molte ore di camminata passate in parte sotto la pioggia, ogni squadriglia ha trovato un posto dove passare la notte, c’è chi ha chiesto ospitalità alla gente del luogo e chi si è creato un rifugio con il materiale che possedeva. Una volta ritornati al campo, è stato bello constatare che nonostante la fatica e le difficoltà che avevamo incontrato lungo il cammino, il legame tra noi si era fatto sempre più forte e continuava a rafforzarsi ad ogni ostacolo che ci si presentava davanti e che si superava insieme.

Durante l’Hike, i ragazzi dell’ultimo anno, a coppie, Pipino e Merry, Frodo e Sam, sono partiti per intraprendere un lungo e faticoso viaggio lasciando per due giorni la squadriglia. Le squadriglie senza i loro punti di riferimento, subito si sono trovate disorientate, ma dopo, cercando di mettere in pratica al meglio tutti gli insegnamenti dei loro capi e sfruttando la collaborazione di tutti i componenti, sono riuscite a pieno a ritrovare il loro equilibrio.

In questi giorni di campo, le nostre abilità sono state messe alla prova da molte attività diverse come i tornei, i giochi d’acqua, la gara di cucina e il percorso Hebert. Ognuno di noi era chiamato a sfidare se stesso mettendosi completamente in gioco, cimentarsi nelle sfide con competitività, ma anche collaborazione, per scoprirsi magari competente in qualcosa che non si immaginava.

 

Le emozioni più forti le abbiamo provate la sera in cui fino al mattino abbiamo vegliato alle stelle sdraiati accanto al fuoco che ci riscaldava nella buia e silenziosa notte della montagna. Sentendoci così piccoli sotto quel cielo così blu, ci siamo riempiti gli occhi di meraviglia e di desideri sussurrati alle stelle cadenti.

 

Alle prime luci del mattino seguente ci siamo incamminati lungo un sentiero che saliva nel bosco, per raggiungere un punto panoramico dove si vedeva maestoso il Cervino e dove abbiamo goduto lo spettacolo del sorgere del sole.

 

L’ultima sera dopo balli e canti attorno al fuoco, la Contea di quei piccoli Hobbit con gli occhietti felici si è trasformata in una “valle di lacrime” perché nei nostri cuori c’era un turbinio di emozioni diverse e contrastanti, c’era la gioia per il ricordo dei giorni passati insieme e la tristezza perché era arrivata la fine. Davanti al fuoco che ci riscaldava, i capi squadriglia ci hanno letto le loro lettere di saluto al reparto e con un giro di abbracci si è concluso quel dolce momento dove anche i più timidi, hanno lasciato scendere qualche lacrimuccia di commozione. Era difficile immaginare il reparto senza i nostri capi squadriglia. Ma nel nostro cuore malinconico lo sapevamo tutti, che quello in reparto non è mai un addio, ma un arrivederci, perché tutti ci ritroveremo prima o poi nel nostro cammino scout. La serata si è prolungata fino a tardi, perché davanti allo scoppiettio del fuoco, assaporavamo ancora per l’ultima volta il piacere della compagnia delle persone con cui avevamo condiviso esperienze uniche durante quei dieci giorni di campo.

Soltanto quando eravamo davvero sfiniti, siamo andati ognuno nella propria tenda a riposarci, con un bellissimo cielo stellato che ci coccolava.

I Redattori Alice Ferrero, Alessia Brignolo, Rebecca Pace, Chiara Oliverio e Luca Castagnotti